La nuova frontiera dello Spazio: Small Spacecraft Mission Service

  • Continua la collaborazione di successo tra Bercella, Avio (IT), Sab Aerospace S.r.o. (CZ) e Arianespace (FR) per il proseguimento della missione ESA “Vega”
  • La tecnologia SSMS ora applicata al vettore spaziale Vega C
  • Il know-how italiano nella corsa allo spazio della nuova Space Economy

 

35 metri di altezza, 3,3 metri di diametro, 210 tonnellate di massa complessiva.

Questi sono alcuni dei numeri dell’ultimo progetto di ESA (European Space Agency), denominato Vega C, che verrà lanciato nel corso del 2022, dopo il successo del lancio del suo predecessore, Vega VV16, che si è verificato nel settembre 2020.

Bercella ancora una volta è partner di questo progetto per lo sviluppo tecnologico, la qualificazione e la costruzione del Dispenser per SSMS Vega C, come dicevamo, la cosiddetta “parte due” del progetto. In questo modo l’esplorazione spaziale si trova a fronteggiare una frontiera del tutto innovativa rispetto a ciò che è stato il suo essere fino a questo momento; questo è possibile grazie all’architettura Small Spacecraft Mission Service, la quale consente il trasporto e il lancio multiplo di CubeSats e smallsats con l’utilizzo di un solo vettore. Questo approccio avveniristico presenta molteplici vantaggi: la tecnologia di miniaturizzazione dei satelliti è forzata a implementarne lo sviluppo, i costi sostenuti per il lancio sono suddivisi tra i costruttori coinvolti nella missione e ciò si traduce in un’esplorazione spaziale molto più accessibile rispetto al passato.

Come ogni miglioramento, al fine di andare incontro ai bisogni di un settore dinamico e in costante crescita come è quello dei lanci spaziali multipli, Vega C offre una considerevole capacità di carico a prezzi competitivi e accessibili anche a clienti come università o altri enti, che mandano in orbita i loro satelliti per fini come osservazione terrestre o scopi commerciali. Scendendo più nel particolare, Vega VV16 offriva una capacità di carico di più di 50 satelliti in un range di peso da 15 kg a 150 kg, per una portata totale di 1.500 kg. Vega C, invece, sfrutta le sue dimensioni maggiorate per offrire una capacità di carico totale aumentata fino a 2.300 kg. In aggiunta, le tecnologie e il know-how di Bercella sono stati fondamentali per sviluppare il progetto del Main Deck da una struttura composta da quattro pezzi, ad un unico componente monolitico, che migliora la rigidità, la continuità strutturale e la leggerezza complessive, non essendoci giunzioni né saldature.

LE “VOCI” DEL PROGETTO

Per quanto concerne strettamente il progetto, Davide Solaroli, Head of Sales – Space Division di Bercella, racconta un simpatico retroscena: “Durante le fasi preliminari di questo progetto, il quality audit che abbiamo fatto con ESA ha evidenziato il fatto che Bercella avrebbe dovuto usare un set di stampi e supporti dedicati per la realizzazione di componenti di grandi dimensioni. In più, era necessario fornire avanzamenti del progetto già la settimana successiva, e io mi ricordo di aver passato parte del fine settimana per fare i primi bozzetti basati sulle indicazioni del nostro ufficio tecnico”.

Su questa scia, Marco Nardi, Payload adapter and dispenser Program Manager di Avio, commenta: “SSMS è un dispenser modulare commissionato da ESA, con il contributo della Comunità Europea ed è stato progettato da Avio per la famiglia dei lanciatori Vega al fine di aprire l’accesso allo spazio anche a piccoli satelliti (da 1 a 500Kg). Il Volo SSMS-POC è stato per i lanciatori europei, e soprattutto per Vega, una milestone molto importante perché ha aperto le porte ai voli rideshare, mai fatti fino ad allora in Europa, mettendo in orbita con un solo lancio 53 satelliti. Bercella, con il suo team e il suo management ha dato un grande contributo a questo successo in quanto, sotto la guida di SAB, design authority del progetto, ha prodotto tutte le parti in materiale composito del dispenser SSMS. Questo è stato possibile grazie al vasto know-how ma soprattutto alla forte attitudine di tutto il team industriale alla risoluzione dei problemi e alla flessibilità nell’accogliere le richieste dei clienti. SSMS è stato per Avio un grande successo, avvenuto grazie al forte spirito di collaborazione che si è venuto a creare. Lo stesso spirito che vogliamo mantenere anche per lo sviluppo del nuovo dispenser SSMS Vega C “.

Salvatore Corbo, Project Manager del SSMS in SAB Aerospace, ha dichiarato: “Quando abbiamo avviato la collaborazione con Bercella, eravamo consapevoli che quasi tutti i processi e gli standard non fossero completamente in linea con gli Standard dell’Agenzia Spaziale Europea (ECSS) per la produzione di hardware di volo. Abbiamo trascorso i primi mesi condividendo e discutendo documenti e procedure per l’allineamento agli ECSS e per tracciare correttamente tutte le fasi della produzione. In pochissimo tempo siamo riusciti a lanciare insieme il primo SSMS e ora siamo pienamente impegnati a raggiungere insieme la qualificazione per SSMS Vega C”. E continua: “Grazie a Vega, lanci multipli e rideshare hanno visto aumentare la loro popolarità. Inoltre, con questo progetto, la bandiera della Repubblica Ceca appare per la prima volta su un razzo europeo, e questo è perfettamente in linea con la nostra volontà di partecipare continuativamente alle missioni dell’UE. SAB Aerospace ha progettato questo rivoluzionario sistema multi-lancio, al fine di lanciare contemporaneamente più satelliti, diversamente dal precedente vincolo del singolo lancio. Inoltre, possiamo davvero dire che questo progetto apre ufficialmente l’Accesso allo Spazio del nostro Paese”.

L’analisi di Massimo Panicucci, Product Assurance Manager di ESA per il progetto Vega: “In qualità di PA Manager, sono abituato ad analizzare aziende e impianti produttivi sulla base di uno strettissimo protocollo ECSS per quello che riguarda la contaminazione dei materiali, il design delle clean room e la configurazione dei controlli; alla luce di questo, la prima volta che ho visitato Bercella, ormai nel 2017, mi sono accorto subito che si sarebbero dovuti implementare alcuni cambiamenti. Siamo quindi passati alla fase successiva, cioè ai primi incontri con gli ingegneri e i manager che avrebbero lavorato al progetto, e ho espresso le mie considerazioni in merito alle migliorie da apportare. Come è normale che sia, abbiamo aperto un confronto costruttivo per entrambe le parti, sia ESA sia Bercella, che ci ha portato all’implementazione delle modifiche necessarie per rispettare il rigido regolamento di cui parlavo prima. La situazione era quindi davvero sfidante ma le difficoltà sono state analizzate, affrontate e superate in un lasso di tempo davvero breve, e che mi stupisce piacevolmente ora come allora. Siamo quindi più che contenti di poter continuare con Bercella un sodalizio iniziato con SSMS VV16 e che ora prosegue con SSMS Vega C”. Per concludere, un lavoro così particolare merita un suo spazio personale: “La bellezza del mio lavoro sta nel fatto che c’è sempre qualcosa da imparare e qualche nuova conoscenza da acquisire. E proprio per questo posso affermare che con Bercella ho costruito alcuni dei ricordi più belli in oltre 30 anni di lavoro per ESA” conclude Massimo Panicucci.

Questa la chiosa del CEO Massimo Bercella: “Stiamo assistendo a una tendenza innegabilmente innovativa: l’industria spaziale vuole che lo Spazio diventi sempre più accessibile, mentre i costruttori di satelliti e lanciatori stanno moltiplicando la loro offerta e ampliando la loro portata. Un settore tradizionalmente conservatore per le applicazioni scientifiche che ha da sempre introdotto, si sta evolvendo oggi in un dominio ad alta tecnologia in grado di servire più ambiti. L’innovazione sta guidando questa nuova era spaziale”. E prosegue: “L’innovazione è sempre stata il nostro motore, preparandoci nel tempo a giocare un ruolo attivo in questa evoluzione. Il lancio di Vega dello scorso autunno ci ha visto impegnati al 100% insieme a tutti gli attori coinvolti per il successo della missione. Un’emozione unica per tutti noi. Oggi siamo più che mai pronti per nuovi entusiasmanti viaggi nello spazio, confermando la nostra posizione di leader nel mercato italiano del settore spaziale”.

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