Bercella e Romeo Ferraris insieme per la prima elettrica italiana da corsa: Giulia ETCR
- Si chiama Pure ETCR ed è il nuovo e primo Campionato mondiale per auto da turismo totalmente elettriche
- Rumore no ma Kilowatt si (e tanti!)
- Romeo Ferraris sceglie Bercella per l’ingegnerizzazione e la realizzazione della carrozzeria in Fibra di Carbonio del suo nuovo prototipo da corsa: alleggerire è la parola d’ordine!
Quando due eccellenze italiane si incontrano, si può essere certi che daranno vita a qualcosa di spettacolare, in puro stile Made in Italy! È questo il caso di Bercella e Romeo Ferraris, storica azienda di Opera – nel milanese – attiva nel mondo delle elaborazioni sportive dal 1959 che, dal 2015, ha deciso di intraprendere una nuova avventura, ovvero creare una vettura che rilanciasse Alfa Romeo, azienda con la quale Romeo Ferraris è legata a doppio filo, nel mondo delle competizioni. È nata così l’Alfa Romeo Giulietta TCR, della quale Romeo Ferraris è costruttore e distributore esclusivo a livello mondiale.
Con il contributo di Bercella, l’azienda si è aperta anche al Pure ETCR, il primo Campionato mondiale per macchine da turismo totalmente elettriche. È stato ovviamente naturale pensare ad Alfa Romeo, anche se, come nel caso della Giulietta, la Casa automobilistica ha partecipato unicamente dando la sua approvazione al progetto nel suo complesso.
La partecipazione di Bercella al progetto Giulia ETCR by Romeo Ferraris ci ha visti coinvolti nello studio, nella progettazione e infine nella realizzazione sia delle carrozzerie, sia del telaio del pacco batterie che, a differenza dei concorrenti, è stato costruito in fibra di carbonio, materiale composito che garantisce benefici in termini di peso, resistenza e protezione delle batterie stesse.
Franco Bercella, presidente e fondatore dell’azienda, commenta così il suo rapporto con Romeo Ferraris: “Romeo mi è stato presentato una decina di anni fa dall’ing. Fabio Buzzi titolare della FB Design con la quale avevamo sviluppato dei sedili in carbonio per delle loro imbarcazioni, ed essendo Romeo un appassionato di tecnologie a 360 gradi come me, ci siamo sintonizzati subito. Da lì abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione basato su fiducia e stima reciproca e oggi per me continua ad essere un riferimento; infatti ci sentiamo spesso per chiacchierate su temi dei più variegati, e devo dire che è sempre molto piacevole condividere esperienze con lui. Lo reputo un signore vero, di quelli che non esistono più.”
Gli insight del progetto Giulia ETCR
Michela Cerruti – Romeo Ferraris Operations Manager
Come mai avete deciso di iniziare una nuova avventura nella categoria Pure ETCR?
Dopo sei anni dedicati al progetto Giulietta TCR, è stata un’evoluzione naturale per la Romeo Ferraris provare a dare uno spazio nel mondo delle corse alla Giulia. Quando ci è stata proposta la possibilità di farne una macchina da corsa aderendo al regolamento ETCR, abbiamo deciso di non tirarci indietro, nonostante la tecnologia elettrica fosse un terreno ancora inesplorato per la nostra azienda. D’altra parte, l’elettrico si sta affermando in maniera sempre più decisa nel campo dell’Automotive e, di pari passo, anche il mondo del Motorsport si sta adattando alle nuove tendenze di mercato. Ecco perché abbiamo accolto questa sfida con grande motivazione.
Inoltre, è una prima assoluta, in quanto quella del 2021 sarà la prima edizione del Campionato mondiale dedicato a vetture turismo completamente elettriche. Essere tra i primi a partecipare comporta non poche difficoltà dovute all’inesperienza e alle continue evoluzioni regolamentari, ma ci dà il vantaggio di poter essere parte attiva proprio nella costruzione di tali regolamenti, sia tecnico che sportivo, e di essere sempre un passo avanti agli altri.
Come è nata la collaborazione con Bercella?
La costruzione della Giulia ETCR è un’impresa tanto affascinante quanto impegnativa e ha richiesto fin da subito la necessità di creare una squadra di altissimo livello, competente e preparata, sia all’interno dell’azienda, sia per quanto riguarda i fornitori esterni. Romeo Ferraris ha collaborato in passato con Bercella all’interno del progetto Mercedes Superstars, sempre con ottimi risultati, e da questo nasce la volontà di ritrovarsi a distanza di anni per intraprendere una nuova sfida insieme. La partecipazione alla categoria ETCR prevede che la Romeo Ferraris vada a scontrarsi in pista contro colossi del mondo automotive, come Hyundai e Cupra. Ecco perché, nonostante le nostre risorse siano più contenute rispetto a quelle degli avversari, è stato importante avvalersi di fornitori di alto livello, quale è Bercella, leader nel campo dei materiali compositi, da sempre per noi garanzia di qualità e precisione.
Erik Baù – Romeo Ferraris Performance Engineer
Come si è sviluppata questa collaborazione? In che modo Bercella ha creato un valore aggiunto?
Bercella si è occupata della realizzazione del pacchetto carrozzerie e del RESS subframe, entro di seguito nel dettaglio.
Riporto i requisiti di progetto per il pacchetto carrozzerie: target di peso minimo e qualità degli accoppiamenti tra i vari componenti. Per quanto riguarda la qualità degli accoppiamenti è stato fatto un lavoro a dir poco eccellente, questo genera un piacevole effetto visivo e garantisce una ottimizzazione del pacchetto aerodinamico. Il lavoro svolto da Bercella su questo fronte ben si sposa con la volontà di Romeo Ferraris di realizzare un prodotto di alta gamma. Interessante è stato il lavoro relativo al peso dei singoli componenti. Infatti, si è cercato di raggiungere i target di progetto valutando però delle soluzioni che potessero essere anche amiche dell’ambiente. Come è ben noto, nelle corse esistono gli incidenti e le “sportellate” che tanto piacciono nel mondo del turismo. Con i tecnici di Bercella abbiamo quindi sviluppato delle carrozzerie leggere ma al tempo stesso resistenti, il tutto con l’obiettivo di minimizzare le rotture ed avere come conseguenza un minor impatto ambientale.
Per quanto riguarda il RESS subframe, le vetture ETCR devono ospitare al loro interno un pacco batterie da 525 kg, serviva quindi una struttura dedicata per poter sostenere tale massa. A seguito di alcune analisi preliminari interne, Romeo Ferraris ha chiesto al partner Bercella di realizzare una struttura in materiale composito che potesse rispettare i parametri di progetto imposti da WSC e WAE. Il telaietto è stato dimensionato per poter garantire valori di rigidezza molto stringenti, difficilmente ottenibili con materiali convenzionali; inoltre, è stato verificato anche sul fronte assorbimento accelerazioni in caso di impatto, sempre rispettando i parametri imposti dall’organizzatore del campionato.
Attualmente l’Alfa Romeo Giulia ETCR by Romeo Ferraris sarà l’unica vettura presente nel campionato ad adottare tale tipo di scelta tecnica, motivo di orgoglio e prestigio per entrambe le aziende coinvolte nello sviluppo del componente.
Raffaele Aiardo Esposito – Bercella Technical Sales Engineer, Automotive & Motorsport
Che lavoro è stato fatto per garantire il contenimento del peso della vettura?
Dopo la produzione del primo kit completo della carrozzeria, su richiesta del team di Romeo Ferraris, abbiamo concordato insieme alcuni interventi con lo scopo di ridurre, laddove possibile, il peso totale dei componenti finali. I tecnici Bercella hanno quindi lavorato sui ply-book di laminazione, con lo scopo di ottimizzare lo spessore delle componenti in funzione delle performance meccaniche delle stesse. Attualmente stiamo pianificando la produzione di questi kit completi di carrozzeria alleggeriti, con l’obiettivo di consegnarli a Romeo Ferraris entro la primavera.
Come siete arrivati all’idea di realizzare il telaio del pacco batterie in carbonio?
Inizialmente Romeo Ferraris ci ha chiesto uno studio di fattibilità per la realizzazione del telaio del pacco batterie in fibra di carbonio, dal momento che la soluzione in acciaio risultava essere poco performante rispetto ai parametri imposti da WSC e WAE. In seguito, lo studio è stato condiviso con questi due enti e, dopo loro approvazione a perseguire questa soluzione produttiva, Bercella, per mezzo del suo Ufficio R&D, ha ottimizzato lo studio di fattibilità, ottenendo così un componente ingegnerizzato e producibile.
Lato Bercella il progetto è stato importante e sfidante, anche perché è uno dei primi componenti per cui abbiamo condotto internamente sia la parte di progettazione che la parte di produzione. Di conseguenza è un ottimo biglietto da visita per altre attività che possono richiedere la stessa tipologia di approccio.
*Image credits motorsport.com