Come nasce un componente in Fibra di Carbonio? Il primo passo è la Laminazione del preimpregnato
Ogni cosa comincia con un primo passo, che è spesso anche il più importante. Inserire la prima per partire in macchina per esempio, fino al primo passo più famoso di tutti: quello del primo uomo sulla Luna.
Il primo passo nella lavorazione di un componente in Fibra di Carbonio è il processo chiamato Laminazione (Layup in Inglese), e in Bercella è svolto nel reparto Taglio, Laminazione e Autoclavi.
Va detto innanzitutto che qui in Bercella utilizziamo quasi esclusivamente materiali preimpregnati (preprg), ovvero fibra di carbonio già impregnata di resina (epossidica, cianoestere, ecc.) dal fornitore. Essendo la resina termoindurente, questi materiali sono soggetti a deterioramento; pertanto, per preservarne intatte le caratteristiche, è necessario conservarla in una cella frigorifera, con clima e temperatura adatte al suo mantenimento. Le pelli vengono così conservate in rotoli, e vengono prelevate all’occorrenza per essere tagliate attraverso macchine di taglio CNC, secondo le indicazioni contenute nel file di nesting, la cui funzione è stabilire l’esatto taglio delle pelli con apposite dime e orientazioni a seconda del tipo di componente che si andrà a realizzare, e del tipo di materiale (le fibre differiscono ad esempio per la grammatura, e per la trama prima di tutto) o del riempitivo utilizzato (per esempio honeycomb di alluminio o Nomex, Rohacell, ecc.)
Una volta tagliate le pelli, si procede alla loro stesura sullo stampo seguendo le istruzioni del plybook, ossia un documento stilato dal Reparto di Ingegneria, contenente tutte le informazioni per la corretta laminazione della fibra di carbonio sullo stampo anch’esso realizzato nella maggior parte dei casi in fibra di carbonio, garantendo così una vita utile di circa 150 stampate, o in materiali metallici laddove sia richiesta una vita utile più longeva o per motivi specifici di processo. Quando la laminazione è terminata, lo stampo viene messo sottovuoto grazie ad un apposito sacco e all’utilizzo di un panno aeratore, che favorisce ancor di più la fuoriuscita dell’aria. In questo modo le pelli laminate aderiscono perfettamente allo stampo, garantendo l’assenza di bolle d’aria, e ora può iniziare il ciclo di cura (o polimerizzazione) in autoclave a determinate temperature, pressioni e con determinate tempistiche, stabilite anche grazie all’importante ausilio del Material Testing Lab di Bercella e al costante miglioramento che apporta alla cura dei componenti realizzati.
Una volta terminato il ciclo di cura, il componente viene estratto dallo stampo, rifilato, e messo a disposizione del Controllo Qualità per un primo controllo interfase, che controllerà la correttezza del ciclo di cura ed effettuerà primi importanti rilievi qualitativi. Soltanto a questo punto il componente viene dichiarato conforme e prende il nome di “laminato” (cured) e può passare ai reparti successivi tra cui CNC e Incollaggio.